Quantcast
Channel: PocaCola » trucchi
Viewing all articles
Browse latest Browse all 9

Beppe Grillo e le notizie improbabili

$
0
0

beppe-grillo_620x410 (1)

Non sono un grande frequentatore del blog di Beppe Grillo.

Tuttavia lo leggo, come molti, per avere una visione più chiara dell’operato del primo partito d’Italia. Apprezzo l’entusiasmo del Movimento Pentastellato, ma troppo spesso non ne condivido i metodi. Non intendo affrontare l’aspetto meramente politico del fenomeno Cinquestelle, c’è chi lo fa con autorevolezza e conoscenza, ma vorrei soffermarmi sugli aspetti “etici” e sulle modalità operative della comunicazione grillina.

Il blog beppegrillo.it è l’importante, primario strumento di comunicazione tra i vertici M5* e i suoi sostenitori. Si tratta di un organo di partito a tutti gli effetti, attraverso il quale il nostro Beppe comunica al mondo il proprio messaggio politico. Stesso discorso per gli altri media sociali, come la pagina Facebook ufficiale del movimento e il profilo Twitter.

Esistono tecniche per catturare click (quindi guadagni) che sul web sono state usate per anni e che ormai funzionano solo con pochi lettori “tecnolesi” (o babbani). Si tratta del Clickbait, ovvero: esca da click. Consiste nel confezionare una notizia, spesso associata a un’immagine, e corredarla di una descrizione volutamente incompleta, ma al tempo stesso falsamente clamorosa. Ecco un esempio preso dalla pagina ufficiale Fb di Beppe Grillo :

 

serracchiani_non ci posso credere

A parte la comicità di quel “Non ci posso credere” che fa tanto Aldo, Giovanni e Giacomo, associare “guardate” a quella che dovrebbe essere una notizia, è già di per sé piuttosto fuorviante, visto che in teoria dovrei se mai leggerla. E qui si innescano una serie di meccanismi che vanno intenzionalmente a solleticare il lettore babbano e la sua atavica pruriginosa curiosità. Inoltre, se leggiamo l’url a cui rimanda la notizia troviamo un incalzante : “http://bep.pe/Serracchiani_Assurda“. Questa è una ulteriore tecnica di propaganda spicciola che conta sulla memoria di Google per associare tra loro le parole Serracchiani + Assurda. Naturalmente questo clickbait porta a un articolo sul blog di Grillo in cui si parla della Serracchiani che non ha accettato le dimissioni dell’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, indagato dalla Procura di Trieste per “Presunte irregolarità amministrative”. 

I grillini più accesi ed appassionati a questo punto potrebbero obiettare : “La cosa importante è la notizia ! La gente deve sapere ! Basta con le testate dei partiti che ci fanno leggere solo quello che vogliono loro! chissenefrega del metodo, l’importante è che la gente sappia quello che succede nella politica italiana!” (il tutto scritto rigorosamente in maiuscolo, usando la k al posto della “ch” e chiudendo con un bel KOLLUSI!!! d’ordinanza).

Invece, a mio modestissimo parere, queste pratiche (clickbait, mezze verità, notizie con titoli fuorvianti) sono il primo grosso autogol che imputo al movimento cinquestelle. Non fanno che lamentarsi della faziosità delle testate ufficiali, e loro che sono gli autoeletti portatori di verità son i primi ad usare gli stessi trucchetti di Repubblica ? (ho citato la prima testata che mi è venuta in mente, ma come sapete ce ne sono tante).

Altro tema interessante è la colonna destra del blog di Beppe Grillo. In quell’area, oltre a cospicui banner pubblicitari a pagamento, si trovano una serie di link a notizie che orbitano intorno al mondo Cinquestelle, che fanno direttamente o indirettamente propaganda per il partito o che dileggiano gli avversari politici. Generalmente le testate linkate sono TzeTze (notizie prese dalla rete) e La Fucina (social news). Immagino che si tratti di siti gestiti direttamente o meno dal gruppo Casaleggio e associati, visto che qualsiasi notizia di carattere politico è sempre data in pieno stile 5* con tanto di propaganda per il partito nemmeno tanto celata.

Anche qui il trucchetto del clickbait la fa da padrone, senza nessun ritegno aggiungo. Sulla bontà delle notizie e sulla loro credibilità vorrei stendere un velo pietoso, se non fosse che continuo a ridere ogni volta che ne leggo una.. Ecco alcuni esempi :

beppe grillo clickbait

Notizia clamorosa sulle cose che non ci hanno mai detto sul pesce. Il babbione clicca e Grillo guadagna. Peccato che la stessa immagine sia stata presa da un sito straniero e non abbia nulla a che vedere con le mutazioni genetiche dei pesci..

beppe grillo clickbait

La colonna destra del blog di Beppe è ricca di notizie clamorose (che stranamente nessun altro diffonde o linka) come questa :

beppe grillo clickbait

Caspita ! Trevor ha curato il cancro con la.... Chi non cliccherebbe per scoprire come ha fatto ?

beppe grillo clickbait Ma con la cannabis !!! Scemi noi che non ci abbiamo mai pensato..

I link in uscita verso i due prestigiosi siti di informazione non ci fanno mancare nemmeno uno sguardo sulle ultime tendenze delle più autorevoli fashion bloggers :

beppe grillo clickbait

Questa blogger non usa shampoo per due anni e…. al suo posto usa uova e bicarbonato ! (pazzesco!) Ora la riconoscono per strada perchè è l’unica fashion blogger inseguita perennemente da uno sciame di mosche. Interessante notare come nella foto, goffamente editata e tesa a simulare un “prima e dopo” (2 anni) la nostra simpatica blogger indossi il medesimo vestito. Il mistero è presto svelato grazie a una ricerca reversa dell’immagine. La foto è presa da Pinterest e la tipa è allo specchio.

beppe grillo clickbait

Se nei link della sidebar del blog più famoso d’Italia ci si fa delle grasse risate, nei contenuti “politici” dello stesso il clima è più austero, ma non per questo eticamente corretto. Il fine è sempre lo stesso, diffamare, ingenerare sospetto, fornire al lettore la sola chiave di lettura possibile, ovvero : quella di Beppe Grillo.

beppe grillo clickbait propaganda

Definire un articolo di chicchessia “DELIRANTE” e bollarlo come “CONTRO” un esponente del movimento, consente al lettore/simpatizzante di sapere già con quale spirito dovrà affrontare la lettura in una sorta di imprinting. Il nome del giornalista non è citato, ma quello di Dibba è scritto per esteso (sempre per le finalità di ranking su Google alle quali accennavo prima). Io preferisco parlare di “opinioni” di un giornalista o di un privato cittadino.. Ma, si sa, il regime di Beppe utilizza tecniche che sanno di muffa, e il nome del nemico no si deve mai dire ad alta voce. Tecniche usate in passato abbondantemente da uno strano tipo pelato che ha un pessimo ricordo di piazzale Loreto.

La comunicazione grillina tratta i suoi lettori come dei bebè che non sono in grado di ragionare con la loro testa, e probabilmente a molti di loro sta benissimo così, e  nella maggior parte dei casi è una propaganda urlata, fatta di maldestri fotomontaggi (testa di Renzi messa ormai anche sul corpo di Hello Kitty) tesi a ridicolizzare l’avversario o a insultarlo direttamente. Quello che molti sostenitori non considerano è che la comunicazione web di Grillo è sostanzialmente una macchina per fare soldi, tant’è che per racimolare il maggior numero di click possibile utilizza i più canonici e banali trucchetti, che sono al limite della truffa. Ma come, dico io, il “popolo della rete” si beve ancora queste fesserie ? C’è gente che davvero “CLICCA QUI” ogni becera notizia diffusa con i metodi che ho citato ? “Non erano loro quelli bravi ? Quelli che nella rete ci sguazzano come squali ? Se in tutta onestà il Movimento 5* si sente diverso, superiore e soprattutto lontano da ideologie e metodi della “casta” e dei giornali di regime, perchè utilizza in modo così estremizzato e buffo gli stessi identici giochetti ?

Scorro le pagine del blog, che per molti è la nuova bibbia, e vedo con insistenza l’immagine di Grillo che scrive con un laptop (quella che ho usato in testa a questo post). Ben pettinato, sorridente, luci soffuse ed espressione bonaria come si addice a un guru. Poi, più in basso scorgo un fotomontaggio di Renzi ritratto in una smorfia ed innestato con photoshop su non si capisce bene cosa..Schermata 2014-08-20 alle 23.56.03

 

Tutto fa propaganda, tutto fa brodo, delegittimare l’avversario prima visivamente che politicamente, ridicolizzarlo. Il mondo 5* è diviso in amici e nemici, buoni e cattivi. Per una mente binaria scegliere diventa facilissimo, si sceglie quello che grida di più o per lo meno quello che non vorremmo mai avere come nemico. Guardo ancora una volta i fotomontaggi presenti sul sito ufficiale del primo partito d’Italia e penso che questo gioco dell’usare le foto peggiori dell’avversario politico lo ha fatto Emilio Fede per vent’anni con Romano Prodi sulla berlusconiana Rete4, lo ha fatto in modo sfacciato, fino a diventare la parodia di sé stesso…

Caspita,Beppe, e tu saresti quello nuovo ?

 

*update 26 Agosto 2014

“Addio click-baiting: Facebook modifica il suo algoritmo
Facebook ha annunciato che d’ora in poi i post contenenti link “acchiappa-click” saranno penalizzati dalla piattaforma, a favore di una miglior esperienza per gli utenti.”

Facebook annuncia di avere modificato il proprio algoritmo per escludere i post che contengono “clickbait”. (qui l’articolo completo di Wired Italia)

 

 

letto (1663) volte

L'articolo Beppe Grillo e le notizie improbabili è pubblicato da PocaCola.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 9

Latest Images

Trending Articles